Alla Presenza dei giovani registi, il belga Marco Zagaglia e il maceratese Matteo Antonini, a cui è stata dedicata buona parte del programma, sono state assegnate le targhe delle due sezioni del premio I.Mode Visions 2010. La Commissione Giudicatrice della settima edizione del Festival delle Arti Multimediali Macerata, presieduta dalla Prof.ssa Loretta Fabrizi e composta dai proff. Massimo Angelucci Cominazzini, Fabrizio Bartolucci, Antonio G. Benemia, Alessandro Forlani, Pierfrancesco Giannangeli, Paolo Gobbi, Pierpaolo Loffreda, Marco Marilungo, Massimo Puliani, Mario Savini e dalla Cultrice della Materia Marica Violini ha asegnato il Premio alla Miglior Opera 2010 all’opera “Skunk” di Luca Bontempi, Nikola Brunelli, Paolo Della Biancia, Marco Mondani e Sara Panunzio con la seguente motivazione: per la coerente, ironica e dinamica scrittura video che unisce filmografia di genere e cartoon nel contesto dell’immaginario metropolitano.
Il Premio EXTRA, aperto ai video makers nazionali che hanno frequentato l’Accademia, è stato assegnato all’opera “Little Swan” di Andrea Alemanno
con la motivazione: scrittura registica, tecnica stop-motion e ironia della citazione cinematografica che culminano in una catarsi poetica.
La segnalazione del Pubblico e della Giuria per la sezione DemocrART, che ha registrato ben 67 schede valide, è stata dell’opera “Apples in the dark” di Gianluca Moscoloni con la seguente motivazione: videoclip, videoarte, soundesign e pertinente citazionismo producono un risultato professionalmente maturo e compiuto.
Hanno partecipato ai copncorsi le opere di Andrea Marcaccio, Silvia Borroni, Chiara Menichelli, Giovanni Soria, Pompei Alberto, Giulia Baiocchi, Daniele Cinalli, Andrea Natali, Marta Tavoloni, Maria Cristina Rossi, Lara Sagripanti, Emmanuel Giuffrida, Blerdi Fatusha, Andrea Giancarli, GuidoSalto, Massimiliano Santini, Fabio Ferretti.
Roberto Farroni, Museo Tattile Statale Omero
Un rappresentante della Regione Marche Un rappresentante della Mediateca delle Marche
Saranno presenti gli autori del film:
Matteo Antonini
Federica Ricci (sceneggiatura, montaggio e fotografia)
Marco Di Battista (post produzione)
Gianluca Gentili (musicista compositore)
SOGGETTO del FILM: Ciechi e Ipovedenti, residenti nelle Marche, narrano le esperienze scaturite dal vivere il proprio handicap. Essi focalizzano l’attenzione sulla quotidianità delle relazioni, sulle interazioni con la società in cui vivono e “agiscono”. Attraverso il racconto dei propri sentimenti, dei valori, dei sogni, delle speranze e delle paure narrano i gesti del proprio vivere. Il tema della ricerca è la diversità, il significato che si attribuisce a questa parola e ai tanti modi di interpretarla, ai tanti modi di vedere e di osservare ciò che ci circonda.
Le opinioni dei protagonisti sui vari aspetti della società, lasciano trasparire le incongruenze dellavita sociale ed evidenziano in modo mirabile i nostri giudizi sugli altri.
Il film è strutturato sul dialogo articolato dell’ intervista e pone l’ambito visivo in secondo piano, quasi sullo sfondo di una ricerca orientata a cogliere “il sentire” degli stati d’animo delle persone coinvolte in questo progetto.
Le interviste sono state montate totalmente in fuori sincrono creando così una discrepanza fra la parola e l’immagine di chi parla.
Giovedì 20 Maggio dalle ore 10,00
Auditorium Svoboda – Accademia Belle Arti Macerata
Conferenza dei pensieri sull’Arte dei Nuovi Media
Comunicazione dei componenti la Giuria:
Massimo Puliani (rapporto introduttivo)
Alessandro Forlani, Antonio Benemia, Stefano Chiodi
Loretta Fabrizi,Paolo Gobbi, Giovanni Termini, Mario Savini
I nuovi strumenti della comunicazione, i suoi nuovi linguaggi ed effetti nell’ambito della cultura e più in generale della società, non si limitano a modificare i tradizionali modelli artistici, ma trasformano il modo di pensare e le nostra percezione? Le proposte artistiche dei nuovi media digitali sono al centro delle attenzione delle principali istituzioni nel campo dell’arte, della scienza e della ricerca. Molte istituzioni cinematografiche e musei nazionali ed internazionali hanno già creato al loro interno un'area specifica dell’arte dei nuovi media e organizzato mostre e centri di documentazione e di ricerca in questo settore.
Scopo di questa “conferenza dei pensieri sull’Arte dei NuoviMedia”, a cui parteciperanno esperti e docenti, è quello di promuovere riflessioni su ciò che si muove in questo settore artistico e al tempo stesso di fare una ricognizione sulla situazione attuale dell’educazione all’arte attraverso le nuove tecnologie.
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CONCORSO I.Mode Visions
Skunk di Luca Bontempi, Nikola Brunelli, Paolo della Biancia, Marco Mondani, Sara Panunzio
Something is wrong di Andrea Marcaccio
Purple Hand di Silvia Borroni
Escape di Chiara Menichelli
Alienanti Movenze Urbane di Giovanni Soria
Enjoyourself di Pompei Alberto
La legge del Giusto di Giulia Baiocchi
The writer di Daniele Cinalli, Andrea Natali, Marta Tavoloni, Maria Cristina Rossi
Ghost Experiment di Lara Sagripanti
Passetto di Emmanuel Giuffrida
EXtra
Andrea Alemanno
Blerdi Fatusha
Andrea Giancarli
Gianluca Moscoloni
Alessio Pacci
GuidoSalto
Stefano Teodori
Massimiliano Santini
Fabio Ferretti
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giovedì 20 Maggio dalle ore 15,30
Auditorium Svoboda – Accademia Belle Arti Macerata
PreMiAziONe “I Modi della Visione”
-Premio della Giuria alla Miglio opera 2010
-segnalazione della Giuria ai partecipanti alla sezione EXTRA
-segnalazione del pubblico e della giuuria a tutte le opere viste: DemocrART
BoOKtraiLer
presentazione del concorso sulla produzione di video per libri a cura del Dott. Luca Pantanetti, titolare dell'agenzia di consulenze editoriali Scriptorama
VisiONiInTeRnAziOnAli
I Corti del Belgio a cura di Marco Zagaglia (saràpresente il regista della Scuola di Cinema IAD Institut des Arts de Diffusion)
"Pic-Pic et André" - Stephane Aubier et Vincent Patar (5’)
"Le réveil" (1996) - Marc-Henry Wajnberg (7’)
"Ceci n'est pas...stop assez basta !" (omaggio a Magritte) - Laurent d'Ursel/Marco Zagaglia (5’)
"Ciao Little Italy !" - Marco Zagaglia
“Il mio punto di vista sarà quello di far vedere i corti e di metterli in relazione con la cultura belga che, anche se molto discreta, ha comunque una sua espressione culturale. I corti hanno tutti uno stile diverso e spaziano dal film sociale (il suo passato storico di lotta operaia da Henri Storck in poi) alfilm onirico, al limite del surrealismo (influenzati da pittori come René Magritte,Paul Delvaux, ecc.). Io sono vissuto tra la cultura italiana e la cultura belga,e questa rassegna è un’occasione per affrontare le differenze e le analogie di operare nel campo delle arti visive” (m.z.)
Marco Zagaglia( Liegi –Belgio 1985)
Cresciuto a Verviers, una cittadina operaia alle porte di Ardenne, dove ha frequentato il liceo classico. Dopo alcune esperienze video, ha partecipato a un corso sulla realizzazione di video tenuto dal cineasta belga Jean-Jacques Andrien all’Accademia di Neufchateau. Nel 2003 è entrato alla Scuola di Cinema IAD di Louvain-la-Neuve, durante la quale si è esercitato in differenti discipline audiovisive come la radio, la televisione, il documentario e, infine, la fiction.
“Ragazzo Rosso” (2007, 9’, digibeta) si svolge in una città del Belgio, alla vigilia della manifestazione contro la delocalizzazione della sua fabbrica, dfve il giovane operaio italobelga Antonio parte per andare a lavorare dallo zio in Italia. Il problema è che non l’ha ancora annunciato a Gino, il suo delegato sindacale, che è anche suo padre.
Il Film è stato presentato al Torino Film Festival nel 2007
"Suzanne"di Baptiste Janon è interpretato da Lara Persain che rivela le debolezze delal protagonista del titolo con finezza. Grazie ad un semplice dispositivo di ripresa, con una messa in scena depurata da ogni orpello, la regista propone un universo dove ogni particolare scatena un’emozione tra illusioni e delusioni.
(Sarah Pialeprat da “cinergie.be)
"Rien d'insoluble" 2005 diXavier Seron (15’) racconta la storia diHenry, orfano di madre il quale divide l'appartamento con suo fratello Nicolas, paralizzato e di cui si deve prendere cura. Herry che sta per crollare. La sua vita non ha niente di invidiabile e quel giorno più che mai tutto sembra andare storto: piove, non si parcheggia e tutti sono aggressivi. In più Claude non ne vuole sapere di lui e lui sente che il cervello sta per scoppiare. Ma forse c'è una scappatoia a tutto questo...
Il film è stato In concorso CORTI CORTI alla 62ª edizione della Mostra internazionale d'arte cinematografica di Venezia del 2005
L’Associazione Pic Pic André Productions è stata creata nel 1991 da Stéphane Aubier e Vincent Patar Marcandella Benedetto, tutti e tre laureati del ENSAV de la Cambre - Animazione sezione. La loro tecnica di animazione si basa sulle tecniche convenzionali di ripresa, fotogramma per fotogramma, ritagli di carta, plastilina e recentemente il computer-aided design. I due animatori/registi hanno creato una serie di produzioni su questo soggetto: Pic (un maiale) e
André (un cavallo cattivo).
Marc-Henri Wajnberg è un regista belga (classe 1953) ma anche sceneggiatore, attore e produttore. Ha realizzato molti corti, e di recente documentari e fiction per la Tv. “Le Réveil” (cortometraggio di 7'del 1996) è realizzato con un unico piano sequenza.