Wednesday, May 31, 2006


Successo di pubblico e teatro gremito di operatori, filmakers e critici nella due giorni del festival I-Mode Vision di Macerata con la programmazione di TV e TEATRO DIGITALE in omaggio a Samuel Beckett. La Giuria del Premio “I Modi della Visione”composta da Massimo Puliani, Alessandro Forlani, Pierfrancesco Giannangeli, Stefano Lucinato, Fabio Francione, Federico Platania e presieduta da Anna Maria Monteverdi ha attribuito il riconoscimento per la Miglior Opera a “Ceci n’est pas theatre” di Alessandro Tesei; per la costruzione di un progetto filmico di originale creatività e di pertinenza beckettiana, attraverso un omaggio alla tradizione cinematografica comico-grottesca italiana.
L’Opera Segnalata per la Ricerca e l’Innovazione è “Senza Titolo” di Marco Menco; per l’impiego dell’animazione 3D come mezzo espressivo di contenuti affini alla poetica beckettiana.
La Giuria ha inoltre espresso particolare menzione:
- Per il montaggio e la ricerca d’archivio (filmico e stampa) dell’opera “Nosferatu: Never Ending War” di Francesco Sabbatini
- Per il testo poetico dell’opera “Senza Titolo” di Natascia Giulivi
- Per l’interpretazione di Remo Remotti nell’opera “Mente nel Cemento” di Alessandro Bianchi, Roberto Buzzo, Fabio Ferretti, Andrea Mattioli, Gianluca Moscoloni, Silvia Tittarelli.
- Per la scrittura visiva e sonora dell’opera Dentro di Marco Di Battista


La Giuria della Consulta Studentesca dell’Accademia di Belle Arti si è così espressa:
Vince il premio per la Ricerca l’opera “Bing – Being” di Andrea Alemanno. La scelta è stata motivata in quanto l’opera si è distinta per la fusione dell’immagine grafico-espressiva del suono e del video, facendo emergere una maturazione del proprio stile. L’opera riesce a coinvolgere lo spettatore attraverso la personale rilettura dell’autore della tensione beckettiana.
Vince il premio come migliore opera “Nosferatu: Never Ending War” di Francesco Sabbatini. L’approfondita conoscenza della poetica beckettiana e delle tematiche storiche trovano riscontro nello studio della fotografia, dei costumi e delle ambientazioni attraverso un attento montaggio che lascia lo spettatore in uno stato ipnotico. E’ attraverso la ritualità dell’immagine che l’autore trasmette un forte messaggio sempre attuale.
La Giuria della consulta  segnala inoltre “Ceci n’est pas theatre” di Alessandro Tesei per una lettura in chiave ironica dei personaggi beckettiani e “Atavici Piccioni” di Alice Colla per aver restituito in maniera personale la riflessione beckettiana. Infine si sono poi distinti per originalità “I.....”; “Altrodamé” e il “Senza Titolo” di Marco Menco
L’iniziativa è stata promossa dall’Accademia, dal Comune e dalla Provincia di Macerata e dal Teatro Stabile delle Marche.

Nella foto da sinistra: Puliani Tesei, monteverdi